Impianti fotovoltaici connessi
ad una rete elettrica di distribuzione

In questi impianti l’energia viene convertita direttamente in corrente elettrica alternata che può alimentare le normali utenze oppure essere immessa nella rete, con la quale lavora in regime di interscambio.Gli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica rappresentano quindi una fonte integrativa, perché forniscono un contributo, di entità diversa a seconda della dimensione dell’impianto, al bilancio elettrico globale dell’edificio.
Gli impianti solari fotovoltaici di connessione a rete hanno la particolarità di lavorare in regime di interscambio con la rete elettrica locale. In pratica, nelle ore di luce l’utenza consuma l’energia elettrica prodotta dal proprio impianto, mentre quando la luce non c’è o non è sufficiente, oppure se l’utenza richiede più energia di quella che l’impianto è in grado di fornire, sarà la rete elettrica che garantirà l’approvvigionamento dell’energia elettrica necessaria.
Dall’altro lato, se succede che l’impianto solare produce più energia di quella richiesta dall’utenza, tale energia può essere immessa in rete. In questo caso si parla di cessione delle “eccedenze” alla rete elettrica locale.

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1. Generatore Fotovoltaico
2. Quadro di connessione
3. Inverter
4. Quadro di distribuzione
5. Contatore di energia elettrica prodotta in uscita

Il Sole può regalarci anche il 100% del fabbisogno di energia elettrica necessario all’abitazione. Gli impianti solari fotovoltaici però hanno una resa molto più bassa degli impianti solari termici, che si usano per produrre acqua calda, e quindi occorre occupare una superficie maggiore del tetto.
A differenza degli impianti termici, che non possono essere troppo sovradimensionionati rispetto alle nostre necessità, altrimenti durante l’estate ci ritroveremmo con centinaia di litri di acqua bollente senza sapere cosa farne, gli impianti fotovoltaici possono venire dimensionati in modo da produrre tutta l’energia di cui abbiamo bisogno, visto che l’energia in surplus la possiamo cedere all’Enel, che poi ce la rende di nuovo quando ne abbiamo realmente bisogno.
In pratica l’Enel ci fa da grande serbatoio: sfrutta il surplus di energia prodotta in estate e ce la rende in inverno: cosa non possibile con l’acqua calda.

L’impianto fotovoltaico fornisce un’energia quasi costante che viene immessa in maniera continua nella rete Enel finchè c’è il Sole. Il circuito solare è quasi un circuito a parte, mentre la corrente elettrica che occorre per l’abitazione viene prelevata direttamente dall’Enel: in questa maniera si ha a disposizione una potenza molto elevata ( 3 KW o più) ogni volta che se ne ha bisogno.

Un circuito solare di 1.200 Wp può produrre energia sufficiente per coprire un’abitazione con un consumo annuale di circa 2.000 KWh, quindi un’abitazione di 3-4 persone con attenti consumi elettrici.

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