Energia Biogas

biogasIl mondo agricolo può essere interessato a questa opportunità, in particolare il settore zootecnico, che può rappresentare la forza motrice per lo sviluppo su larga scala della digestione anaerobica.

Sono oltre 2.300 i digestori anaerobici operanti su liquami zootecnici nei Paesi dell’UE, in particolare in Germania (oltre 2000), seguita da Danimarca, Austria, Italia e Svezia. Si può stimare che la produzione di biogas nei Paesi dell’UE sia di circa 3.219 ktep (circa 37 milioni di MWh); più di 1/3 è dovuta al recupero di biogas dalle discariche per rifiuti urbani.

La digestione anaerobica è la fermentazione della sostanza organica causata dalle popolazioni microbiche che agiscono in assenza di ossigeno per formare biogas. La digestione anaerobica consente, quindi, di trasformare i residui in prodotti energetici, quali energia termica (calore) ed energia elettrica.

Il processo biologico, detto anche fermentazione metanica, consiste nel rilascio dell’energia racchiusa nei legami chimici dei composti organici ed immagazzinata nelle molecole di metano, principale costituente del biogas.

I microrganismi coinvolti sono caratterizzati dal fatto che possono sopravvivere e prosperare solo in assenza di aria ed in determinate condizioni di temperatura e ph. (scala di misura dell’acidità).

Il processo avviene attraverso tre tipi di fase e vengono utilizzate 5 tipi di vasche:
Fase di idrolisi: si attua attraverso batteri anaerobici che attaccano la sostanza organica scindendo i glucidi complessi in glucidi semplici, le proteine in amminoacidi, i grassi in glicerolo e acidi grassi.
Fase di acidificazione: i prodotti ottenuti durante l’idrolisi vengono metabolizzati in batteri anaerobici che li trasformano in acidi organici (acetico, propionico e butirrico) in aldeidi, anidride carbonica e idrogeno.
Fase di gassificazione: i prodotti ottenuti precedentemente vengono trasformati in metano.

Prima vasca: di piccole dimensione, cilindrica e quasi sempre interrata per la raccolta del flusso giornaliero.
Seconda vasca: generalmente manufatto cilindrico in cemento armato, e provvista di agitatore per la continua movimentazione del materiale. Le pareti sono coibentate ed è presente una serpentina nella quale scorre acqua ad 80°C per il mantenimento della temperatura.
Terza vasca: dove viene immesso il materiale di risulta già fermentato.
Quarta vasca: di fermentazione. Il gas prodotto si accumula sulla parte superiore della vasca e viene convogliato tramite apposite tubature in un serbatoio finale.
Quinta vasca: il biogas così prodotto brucia e aziona il o i cogeneratori.

La sostanza organica, dalla quale scaturisce questo processo biologico, principalmente si riconduce a:
> Rsu (rifiuti solidi urbani);
> Liquami di deiezioni animali (bovini, suini, ovini) provenienti da aziende agricole;
> Acque reflue dell’agroindustria (industrie alimentari, distillerie, ecc.);
> Dal trattamento dei fanghi di depurazione;
> Scarti di macellazione.

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